PAOLO DELL’ELCE

NOCTI

A cura di Maria Letizia Paiato

Inaugurazione venerdì 15 settembre / ore 18.30
Pescara / via Raffaele Paolucci 71

La mostra resterà aperta al pubblico
dal 15 settembre al 14 ottobre 2023

Orari di apertura:
dal martedì al sabato (orario 10-12.30; 17.30-21)

Chiuso domenica e lunedì

PAOLO DELL’ELCE

NOCTI

Nocti è il più recente lavoro fotografico di Paolo Dell’Elce, trentaquattro scatti parte di una serie dedicata, per l’appunto, al tema della notte che, impaginati fra le stanze della Fondazione La Rocca, si mostrano allo spettatore attraverso gruppi, macchie di colore che, alternati alle bianche pareti della galleria, sembrano quasi parole, tracce di scrittura su quelle che possono essere immaginate pagine sparse di un diario in costruzione.

Fra i vari temi trattati da Dell’Elce, nell’arco della sua lunga carriera, oltre alla natura, sempre centrale nel suo discorso, è proprio quello legato alla scrittura a essere fondamentale. Non solo perché annodato alla scelta del mezzo espressivo (fotografia dal greco antico, phôs, luce e graphè, significa per l’appunto scrittura o disegno, dunque “scrivere con la luce” o “disegnare con la luce”) ma perché suggerisce la sua precisa volontà di essere parte di un fenomeno che vede la luce offrire vita e forma a segni, cose e oggetti visti e colti in un altro tempo dal suo sguardo.

Quello della luce è, dunque, il cuore pulsante, non solo del progetto Nocti ma di tutto il suo lavoro. La luce è linguaggio, è quel viatico verso la conoscenza che il nostro fotografo e artista nella quotidianità non tralascia mai di ricercare. C’è inoltre il tema del tempo nell’opera di Dell’Elce. Un tempo metafisico e squisitamente qualitativo. È al kairós che guarda piuttosto che al chrònos, tanto da ricercare per se stesso, e sin dagli esordi, un modo di fare fotografia personale, contraddistinto in particolar modo da elementi di carattere emozionale.

Attratto dalla natura degli oggetti, Paolo Dell’Elce guarda all’ambito del visibile componendo un infinito repertorio d’immagini che mostrano il continuo dialogo fra natura e cultura, fino alla costruzione di un nuovo paesaggio, mentale, ideale, concettuale, un inedito paesaggio visivo, dove finalmente natura e cultura possono coincidere.

Fondamentale in Nocti è, anche, l’aspetto legato all’estetica. Paolo Dell’Elce guarda innegabilmente al sublime, lo cerca nella natura, nell’atto della sua osservazione, originando immagini che sono l’espressione di un’estetica raffinata, dove il sublime rappresenta l’attitudine allo spirituale, all’intellettuale, all’estetica per l’appunto.

È, infatti, nelle idee di sensazione e percezione che si consuma tutto il suo pensiero intorno alla “bellezza”. Nocti di Dell’Elce è la proposta di ogni umana ricerca. È uno dei tanti holzwege, per dirla con Heidegger, che “in quanto cammino della ricerca umana, è, ad un tempo, via e sviamento, avanzamento e smarrimento”.

Paolo Dell’Elce e la sua Nocti va osservata e interpretata in sostanza come una bellissima metafora per il bisogno di conoscenza insito nell’uomo.

PAOLO DELL’ELCE

NOCTI